"Non è con un'aula sotto ogni campanile che si crea il legame tra l'Università ed il territorio". Con queste parole il rettore dell'Università degli Studi di Foggia, Giuliano Volpe, nel corso della cerimonia per il passaggio di consegne ha annunciato la fine della fase di decentramento dei corsi di laurea che l'Ateneo foggiano negli anni scorsi ha dislocato un po' dappertutto. Forse è giusto.
Ma chi opera sotto ogni campanile, la scuola dell'obbligo e quella primaria in particolare, sa che il legame con il territorio è ricco di stimoli e il primato che questa scuola vanta a livello mondiale dimostra che questa opportunità è stata colta ed elaborata nel sapere dei piccoli.
Oggi è l'Università in crisi che guida la protesta per il giusto rinnovamento ma è la scuola primaria che sta pagando lo scotto maggiore con lo strangolamento dei docenti e della struttura di base.
Entrambe sono legate al territorio; dall'una nascono i futuri studenti dell'altra.
Un'alleanza non solo è possibile ma doverosa; una nuova proposta potrebbe apparire dentro questa protesta se negli interventi degli universitari si integrassero le esigenze della scuola dell'obbligo, se per le strade sfilasse anche qualche striscione del tipo: "Difendo la scuola primaria come un albero le sue radici" o "Noi universitari siamo tutti maestri e unici".
Ma chi opera sotto ogni campanile, la scuola dell'obbligo e quella primaria in particolare, sa che il legame con il territorio è ricco di stimoli e il primato che questa scuola vanta a livello mondiale dimostra che questa opportunità è stata colta ed elaborata nel sapere dei piccoli.
Oggi è l'Università in crisi che guida la protesta per il giusto rinnovamento ma è la scuola primaria che sta pagando lo scotto maggiore con lo strangolamento dei docenti e della struttura di base.
Entrambe sono legate al territorio; dall'una nascono i futuri studenti dell'altra.
Un'alleanza non solo è possibile ma doverosa; una nuova proposta potrebbe apparire dentro questa protesta se negli interventi degli universitari si integrassero le esigenze della scuola dell'obbligo, se per le strade sfilasse anche qualche striscione del tipo: "Difendo la scuola primaria come un albero le sue radici" o "Noi universitari siamo tutti maestri e unici".