La vocazione didattica di Ciao bambini ci suggerisce oggi di contribuire ad illustrare cosa è internet al colto e all'inclita - a giudici e politici - che ultimamente hanno mostrato di voler esercitare preoccupanti forme di controllo. L'ultimo atto di costrizione di questa bacheca meravigliosa che è il web, è la sentenza del tribunale di Torino che condanna Google per un video YouTube di contenuto "spazzatura" e che ipotizza una sorta di obbligo al controllo preventivo del materiale che gli utenti caricano sulla rete. Una sentenza che si affianca a proposte di legge di burocratizzazione-censura-penalizzazione-multa-processo-fustigazione-echipiu'nehapiu'nemetta che talvolta appaiono per limitare gli effetti di internet uno strumento di espressione del pensiero-sapere-opinione-dituttounpo'anchevolgare, che sta trasformando il mondo e che sicuramente merita invece il premio nobel per la pace.
Noi crediamo che la rete debba rimanere libera senza se e senza ma e trovare al suo interno gli anticorpi per bloccare le inevitabili degenerazioni. Come esempio, pensiamo al fenomeno di Wikipedia dove, dopo iniziali tentativi di inquinamento con scritturazioni volgari e distruttive la forza dello scrivere collettivo ha generato un'enciclopedia universale che cresce in armonia; anche in questo blog molti hanno inserito commenti volgari per un certo periodo e poi, senza repressione, tutto è diventato sereno. Qualcuno in futuro ci spiegherà quale legge della comunicazione genera questa spirale positiva. In attesa di capire dobbiamo solo difendere il web da voglie di dominio e di punizione che, come nell'educazione, non hanno mai costruito nè persone nè idee buone. Oggi, per far capire la forza del web, rilanciamo un video (JESS3 / The State of The Internet oppure doppio click per vederlo a schermo intero) che illustra i numeri del fenomeno internet. Per far emergere l'assurdità della sentenza di Torino basti pensare che su Youtube ogni giorno nel mondo si caricano 1 MILIARDO di video e che nei soli USA in un mese sono visti 12,2 MILIARDI di video. Ogni controllo preventivo sui contenuti di YouTube implicherebbe il lavoro di milioni di persone e questo non è possibile. Si puo' solo chiudere il Web. La Cina ci sta provando; quanti "cinesi" vogliamo avere nel Parlamento e nei tribunali italiani?
JESS3 / The State of The Internet from Jesse Thomas on Vimeo segnalato da maestroalberto.it