Un articolo di Tuttoscuola.com fa il punto sulle "free schools" inglesi volute dal Governo conservatore ma osteggiate dai sindacati; l'iniziativa sta ancora suscitando accesi dibattiti nonostante siano state autorizzate appena 16 di queste nuove scuole.
Le “free schools” possono essere fondate da associazioni di genitori o di insegnanti, gruppi di volontari, congregazioni religiose. Sono autorizzate al funzionamento direttamente dall’autorità centrale e non devono avere il permesso dall’autorità scolastica locale. Sono sovvenzionate con finanziamenti pubblici e i loro programmi, purché sottoposti al controllo del dipartimento per l’istruzione, possono discostarsi dal curriculum nazionale.
Diffuse in Svezia - scuole indipendenti - e negli USA - Chart School System - hanno ottenuto un innalzamento degli standard di qualità educativa in molte aree deprivate.Mentre nel Regno Unito si sperimenta, la nostra Scuola, ancora alle prese con tagli economici e centralismo autoritario, sta covando solo conflitti; esperienze analoghe in Italia potrebbero avviare forme moderne di innovazione del sistema e rilanciare l'autonomia scolastica, oggi compressa e perdente di fronte alle logiche statali.