La Commissione Europea fa il punto sulla scuola dei diversi Paesi europei nella pubblicazione Education and Training Monitor 2015. Singole schede riportano una sintesi per ogni Paese
Il dato più sottolineato per l'Italia è il grande divario esistente fra le aree geografiche del nostro paese (e questo viene sintetizzato nel grafico dei risultati 2012 delle prove di matematica per i 15enni)
Vengono inoltre evidenziati altri aspetti:
- l'Italia ha compiuto progressi nel migliorare il suo sistema di istruzione e formazione nel corso degli ultimi anni
- un sistema di valutazione scolastica è in corso di attuazione
- le competenze di base sono migliorate
- il tasso di abbandono scolastico ha una tendenza al ribasso
- la recente riforma del sistema di istruzione scolastica può contribuire a creare le condizioni per migliorare ulteriormente i risultati scolastici
- il tasso di abbandono scolastico rimane ben al di sopra della media UE
- le differenze regionali in competenze di base sono ampie.
- il tasso di laureati è il più basso in Europa e molti studenti abbandonano l'istruzione terziaria
- l'apprendimento come scuola-lavoro non è sufficientemente sviluppato
- l'ingresso nel mercato del lavoro è difficile per tutti i giovani, anche per i più qualificati.
- la spesa pubblica per l'istruzione, in percentuale del PIL, è tra le più basse della UE, soprattutto per l'istruzione terziaria
Una lettura istruttiva e preoccupante
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