Hanno più di 55 anni, sono poco istruiti e svolgono professioni non qualificate. Oppure sono giovanissimi che stanno a casa dei genitori senza lavorare né studiare. O, ancora, provengono da famiglie dove sono presenti meno di 25 libri.
Sono gli analfabeti funzionali (low skilled), quegli italiani che non sono, per esempio, in grado di capire il libretto di istruzioni di un cellulare; è “low skilled” più di un italiano su quattro e l'Italia ricopre una tra le posizioni peggiori nell'indagine Piaac, penultima in Europa per livello di competenze (preceduta solo dalla Turchia) e quartultima su scala mondiale rispetto ai 33 paesi analizzati dall'Ocse (con performance migliori solo di Cile e Indonesia).
Dovrebbe far riflettere anche la distribuzione degli analfabeti funzionali italiani (%), per area geografica di residenza, in comparazione con gli high skill. Le maggiori percentuali si riscontrano al Sud e a Nord Ovest dell'Italia. Fonte: Inaap su dati Ocse-Piaac
(articolo completo de L'Espresso qui)