Dei 109 Centri Raccolta Profughi, disseminati in tutta il territorio metropolitano, isole comprese, dopo che era stato bocciato un progetto di insediamento totale in Trentino – Alto Adige, i più importanti furono:
Trieste (Silos, Risiera di San Sabba), Padriciano, Villa Opicina, Santa Croce, Gorizia, Udine (che fungeva anche da centro di smistamento), Venezia, Vicenza, Padova, Rovigo, Ceregnano, Bolzano, Rovereto, Bogliaco, Brescia, Verona, Mantova, Ferrara, Fossoli, Carpi, Ravenna, Bologna, Modena, Cremona, Chiari, Milano, Monza, Pavia, Tortona, Aosta, Novara, Torino, Asti, Alessandria, Cuneo, Genova, Chiavari, La Spezia, Carrara, Massa, Marina di Carrara, Marina di Massa, Forte dei Marmi, Tirrenia, Calambrone, Livorno, Pisa, Lucca, Firenze, Caterina, Arezzo, Jesi, Fabriano, Servigliano, Ancona, Fermo, Ascoli Piceno, Viterbo, Caprarola, Rieti, L’Aquila, Chieti, Roma (Cinecittà e Centocelle), Alatri, Aprilia, Frosinone, Latina, Ponza, Gaeta, Capua, Ducenta, Aversa, Bagnoli, Napoli, Cava de’ Tirreni, Salerno, Pontecagnano, Gargano, Barletta, Trani, Bari, Altamura, Santeramo, Brindisi, Calopezzati, Reggio Calabria, La Maddalena, Fertilia, Sassari, Cagliari, Palermo, Termini Imerese, Catania (Cibali e Fontanarossa) e Siracusa.
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Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana istituita nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale»
Per gli esuli Magazzino 18 è la seconda cosa più importante dopo il Giorno del Ricordo -
E' il luogo del ricordo dell’esodo istriano giuliano-dalmata. E’ il luogo che testimonia una pagina dolorosa della storia italiana, quella degli esuli. Migliaia di esuli forzati a lasciare le proprie terre all’indomani negli anni a cavallo tra la seconda guerra mondiale e il dopoguerra. E’ il Magazzino 18, al Porto Vecchio di Trieste: non un monumento commemorativo come ci si potrebbe immaginare, ma un magazzino con all’interno tante piccole testimonianze che appartengono alla quotidianità. Sedie accatastate l'una all'altra, macchine da cucire, fornelli, materassi, fotografie, giocattoli, lettere e quaderni. Tutti accomunati da due parole: "Servizio esodo"
Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale italiana istituita nel 2004 per «conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale». Qui trovate alcune risorse per affrontare il difficile tema nella scuola primaria e secondaria.
Che cosa sono le foibe
Un momento di riflessione per commemorare le migliaia di italiani morte
in quella che la storia chiama “le foibe”. Da focusjunior.it
La drammatica vicenda dell'esodo delle migliaia di cittadini giuliano-dalmati dalle terre dell'Adriatico settentrionale è una storia che inizia nel 1944 e termina solo nel 1958 e che riguarda, secondo le stime più recenti, circa 300 mila persone, in massima parte italiani.
Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito ogni 10 febbraio, il Giorno del ricordo, un momento di riflessione per commemorare l'esodo dall'Istria e dalla Dalmazia delle migliaia di italiani e di quelli morti in quelle cavità carsiche che si chiamano “foibe”:
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