ATTIRARE nell'insegnamento persone motivate e brillanti è un problema in molti paesi. La bassa retribuzione è spesso accusata di esserne la causa, specialmente quando è combinata con molte ore di lavoro. La difficoltà di reclutamento degli insegnanti si pensa pertanto che sia correlata al cattivo rendimento degli studenti a scuola.
Ma i dati dell'OCSE, un club di paesi ricchi per lo più, suggeriscono che, almeno per quanto riguarda i risultati educativi, né le ore né la paga contano molto.
Gli allievi giapponesi e sudcoreani sono testa a testa nella parte superiore della classifica PISA dei 15enni per competenze "literacy, numeracy" e conoscenza scientifica. I loro insegnanti sono pagati circa lo stesso ma sono molto diverse le ore: enormi sono le 54 ore a settimana in Giappone rispetto alle 37 in Corea del Sud.
Gli alunni in Estonia, che ha gli insegnanti meno pagati del gruppo, fanno meglio di quelli nei Paesi Bassi, dove gli stipendi degli insegnanti sono cinque volte più alti e le ore sono le stesse. Anche quando il PIL per persona viene presa in considerazione l'Olanda è insolitamente generoso con gli insegnanti e l'Estonia insolitamente avara.
Cosa dovrebbero fare gli insegnanti che vogliono più tempo libero e una migliore retribuzione?
Quelli di due terzi dei paesi del gruppo trarrebbero beneficio dal trasferimento nei Paesi Bassi. Gli insegnanti portoghesi potrebbero tagliare la loro giornata lavorativa per più di tre ore, se si trasferiscono in Italia, a parità di stipendio.
Gli insegnanti britannici che, come la maggior parte dei loro compatrioti, esitano all'idea di imparare una nuova lingua hanno anche altre opzioni: trasferirsi in Canada darebbe loro un aumento di stipendio del 41%; in America del 29% o in Australia del 19%.
NB: Le ore settimanali nella tabella sono ore effettivamente lavorate, segnalate dagli insegnanti.
Nostra traduzione da: www.Economist.com
by The Data Team
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